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Giornalismo & Docenze

Fake news: strumenti pratici per riconoscerle e affrontarle.

Fake news: definizione, meccanismi, esempi recenti e strumenti pratici per riconoscerle e affrontarle.

Lezione per istituti superiori, per informazioni 346 2373945

Negli ultimi anni la disinformazione (informazioni false diffuse intenzionalmente) e la misinformazione (informazioni false diffuse senza intenzione manipolatoria) sono passate dall’essere fenomeni di nicchia a veri fattori di rischio per la democrazia, la salute pubblica e la sicurezza economica. Con l’arrivo di strumenti di intelligenza artificiale sempre più potenti (deepfake audio/video, generatori di testo realistici, reti di bot), la capacità di creare contenuti credibili ma falsi è esplosa; ciò richiede metodi concreti e ripetibili per riconoscere, smontare e limitare il danno delle fake news. Bisogna considerare inoltre che l’analfabetismo funzionale, benché diminuito negli ultimi anni in Italia, è ancora superiore alle medie Ocse.

Ecco un aggiornamento recente (2024-2025) sui dati relativi all’analfabetismo funzionale in Italia, basati soprattutto sull’indagine PIAAC dell’OCSE / INAPP:

Principali dati recenti per l’Italia

Misura

Valore per l’Italia

Confronto con media OCSE / commenti rilevanti

Percentuale di adulti (16-65 anni) con literacy al livello 1 o inferiore (cioè analfabeti funzionali)

circa 35%

La media OCSE è attorno al 26-27%

Punteggio medio in “literacy”

245 punti su una scala OCSE per adulti 16-65 anni

La media OCSE è circa 260-273 punti, dipendendo dal ciclo (2019 vs 2023)

Numeracy (abilità con numeri)

Italia: circa 244-247 punti

Media OCSE: ~263-269 punti

Adaptive Problem Solving

Italia: circa 231 punti

Media OCSE: circa 251 punti

 

Divisioni territoriali analfabetismo funzionale

  • Nord-Ovest, Nord-Est, Centro: punteggi medi nella literacy statisticamente pari a quelli della media OCSE.
  • Sud Italia e Isole: punteggi di literacy molto inferiori alla media OCSE — ad esempio, punteggio medio ~225 nel Sud, ~223 nelle Isole, contro ~260 dell’OCSE. Nel dominio della numeracy, il Nord-Est riesce ad avvicinarsi alla media OCSE, mentre Sud e Isole restano nettamente indietro.

Fasce di età

  • Fascia 16-24 anni: i giovani adulti ottengono i punteggi medi più alti rispetto alle altre fasce d’età in tutti i domini (literacy, numeracy, problem solving adattivo) anche se ancora inferiori alla media OCSE
  • Fascia 25-34 anni: subito dopo i più giovani; generalmente punteggi migliori rispetto alle fasce più anziane
  • Fasce 55-65 anni: competenze significativamente inferiori, con un gap rispetto ai giovani; la deteriorazione con l’età è evidente

Livello di istruzione

  • Persone con istruzione terziaria ottengono punteggi molto più alti rispetto a chi ha solo istruzione secondaria superiore, e questi rispetto a chi ha istruzione secondaria inferiore o meno
  • Tuttavia, anche i livelli più alti non raggiungono, in molti casi, la performance media dei paesi OCSE con istruzione simile.

Genere e background migratorio

  • Differenza di genere:
    • In literacy non c’è una differenza significativa media tra uomini e donne.
    • In numeracy, gli uomini ottengono in media qualche punto in più rispetto alle donne.
  • In adaptive problem solving, le differenze di genere non sono statisticamente molto grandi
  • background migratorio:
    • Persone nate in Italia da genitori nati in Italia hanno punteggi significativamente superiori rispetto a persone nate all’estero da genitori anch’essi nati all’estero.
    • Dopo aver controllato per vari fattori sociodemografici, il divario si riduce ma permane; per esempio in literacy un divario di ~30 punti che si riduce a ~13 punti dopo aggiustamento

Dati specifici per la Calabria 

  • Secondo l’ISTAT, al 31 dicembre 2021 il 6,4% della popolazione calabrese risultava analfabeta oppure “alfabeta senza titolo di studio”.
  • Sempre da ISTAT: la fascia “al livello di istruzione più basso” (da analfabeti fino alla licenza media) rappresenta poco più della metà della popolazione calabrese. Un articolo locale riporta che la Calabria detiene un record negativo per l’analfabetismo funzionale: 15,2% per le donne e 10,9% per gli uomini. Ciò significa che in Calabria vi è una differenza di genere nei livelli di alfabetizzazione funzionale. regionaleconomy.eu+1
  • Reggio Calabria ha i valori peggiori (~24,3%)
  • Seguono Crotone (~23%) e Cosenza (~22,5%)
  • Vibo Valentia (~21,7%) e Catanzaro (~20,1%) sono leggermente migliori, ma comunque sopra la media nazionale.

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 Che cosa sono le fake news

     Misinformation: contenuti falsi o fuorvianti condivisi senza intenzione di nuocere (per esempio voce automatica)

  • Disinformation: creazione e diffusione deliberata di contenuti falsi per manipolare opinioni, ottenere vantaggi politici/economici o seminare caos.
  • Deepfake: contenuti multimediali (audio, video, immagini) sintetici creati con AI che riproducono l’aspetto e/o la voce di persone reali; possono servire sia la mis- che la disinformation.

   Meccanismi e canali principali

  • Social media (algoritmi che premiamo l’engagement): amplificano contenuti emotivamente forti.
  • Reti di bot e account coordinati: moltiplicano la visibilità simulando consenso.
  • Siti web “notizie” falsi: imitano l’aspetto di testate affidabili.
  • Deepfake e IA generativa: abbassano il costo e alzano la qualità delle falsificazioni.
  • Echo chambers e polarizzazione: rendono alcune comunità molto vulnerabili alla conferma di bias.

   Esempi recenti significativi 

  1. Furto via deepfake con grande impatto economico — Nel 2024/2025 sono emersi casi di frodi finanziarie che hanno sfruttato deepfake vocali e video: società hanno perso somme molto grandi (ad es. un caso noto che ha portato alla sottrazione di milioni e ha indotto grandi aziende a rivedere le policy di sicurezza). Questo tipo di attacco è stato analizzato e discusso in sede internazionale come rischio crescente per le imprese.
  2. Uso di deepfake in contesti politici — Negli USA e in altri paesi sono circolati deepfake che riproducevano voci o video di politici (tentativi di manipolazione e di generare confusione prima di appuntamenti elettorali). L’Associated Press e altri media hanno segnalato vari casi nel 2024–2025 in cui deepfake sono stati usati per contattare soggetti o per diffondere messaggi falsi.
  3. Fake news su temi geopolitici ed elettorali — In Italia nel 2024 circolò online una notizia falsa secondo cui l’Italia “avrebbe potuto uscire dall’UE” in caso di bassa affluenza elettorale; social e piattaforme hanno dovuto intervenire per limitare la diffusione e rimuovere contenuti. Questa è la classica modalità: una notizia allarmistica di natura politica che si diffonde velocemente e viene amplificata da condivisioni emotive.
  4. Misinformation sanitaria (esempi legati a vaccini) — Fin dall’inizio della pandemia e ancora oggi persistono narrazioni false sui vaccini (ad es. presunti effetti sulla fertilità o rischi non supportati da evidenza). Le principali istituzioni sanitarie (e studi peer-review) lavorano su campagne di debunking e su strategie comportamentali per contrastare questi falsi miti
  5. Campagne coordinate / influencer di disinformazione su scala internazionale — Alcuni casi (es. campagne pro-governative o filo-geopolitiche in Africa e altrove) hanno utilizzato immagini e narrazioni manipolate per costruire consenso o legittimità; questi fenomeni mostrano come la disinformazione sia anche strumento di politica estera. 

   Perché le fake news funzionano

     Bias di conferma: tendiamo a credere ciò che conferma le nostre idee.

  • Emozione > ragione: contenuti che suscitano rabbia/paura/meraviglia vengono condivisi più facilmente.
  • Sovraccarico informativo: gli utenti raramente verificano in profondità e si fidano della fonte immediata.
  • Autorità apparente: layout professionale o citazioni inventate aumentano la credibilità percepita.
  • Tecnica: intelligenza artificiale che migliora la qualità delle falsificazioni, reti di bot che amplificano il reach.

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Impatti concreti (salute, politica, economia, fiducia sociale)

  • Salute pubblica: calo di vaccinazioni, terapie alternative pericolose. Mayo Clinic+1
  • Politica: manipolazione dell’opinione pubblica, interferenze elettorali. The Associated Press
  • Economia: frodi finanziarie via deepfake (milioni sottratti ad aziende). World Economic Forum
  • Erosione fiducia: fiducia nelle istituzioni e nei media che diminuisce, con effetti a catena sulla governance.

Come riconoscere una possibile fake news — checklist pratica

     Controlla la fonte: il sito esiste da tempo? Ha pagina “Chi siamo”? Cerca la testata su    Wikipedia o nel registro delle testate.

  1. Data e contesto: la notizia è attuale o è un contenuto vecchio riciclato? (spesso le immagini/clip vengono riproposte fuori contesto).
  2. Leggi oltre il titolo: titoli sensazionalistici spesso travisano. Verifica se il corpo dell’articolo supporta il titolo con prove.
  3. Cerca conferme indipendenti: se la notizia è importante, testate affidabili e agenzie di stampa (AFP, Reuters, AP, ANSA in Italia) la riportano?
  4. Verifica immagini/video:
    • fai una ricerca inversa dell’immagine (Google Images, TinEye) per scoprire origini precedenti.
    • per video: controlla metadati, cerca fotogrammi-chiave online, attenzione a sincronizzazione labiale e micro-movimenti (i deepfake più sofisticati possono comunque mostrare artefatti).
  5. Controlla gli autori e i contatti: account anonimi o senza storia sono un campanello d’allarme.
  6. Segui il debunking: controlla siti di fact-checking (ad es. FactCheck.org, PolitiFact, Pagella Politica, Butac/equivalenti locali) per smentite consolidate.
  7. Diffida dei contenuti che spingono all’azione immediata (pagamenti, condivisioni massicce, “firma ora”): sono spesso trappole.

     Strumenti e risorse utili

       Ricerca inversa immagini: Google Immagini, TinEye. (in questo modo l'informazione perde l'Id e la ricerca è più ampia)

       Verifica video: strumenti di estrazione fotogrammi e ricerca inversa, controllo metadati con InVID (o strumenti simili).

       Siti di fact-checking: Pagella Politica (Italia), Butac, Facta, AFP Fact Check, Snopes, Full Fact.

       Agenzie internazionali: Reuters, AP, BBC (per conferme su notizie internazionali). 

       Strumenti anti-deepfake: soluzioni commerciali e open source emergenti — ma attenzione: non esistono ancora tool infallibili; la migliore difesa         è il contesto e la verifica incrociata

     Come reagire quando trovi (o ricevi) una    potenziale fake news

  • Non contribuire alla diffusione: non condividere fino a verifica.
  • Segnala: usa la funzione di segnalazione della piattaforma (Facebook, X, Instagram, TikTok).
  • Condividi la correzione: se hai condiviso il falso, cancella il post e pubblica la correzione o il link al debunk.
  • Aiuta a smontare il contenuto: quando possibile, spiega brevemente perché è falso (fonte primaria, data, contesto). Evita lo scontro diretto: chi si sente attaccato tende a rifiutare la correzione.
  • Per le organizzazioni: attiva canali ufficiali di verifica e contatti diretti con i media per smentire false informazioni rapidamente.

   Strategie a livello di istituzioni e piattaforme

  • Trasparenza degli algoritmi e moderazione più rapida: le piattaforme devono migliorare la rilevazione automatica e la revisione umana.
  • Normative e cooperazione internazionale: accordi tra stati e aziende per contrastare interferenze straniere (es.: iniziative congiunte USA-Italia per contrastare misinfo).
  • Investire in alfabetizzazione mediatica: programmi nelle scuole, campagne pubbliche e formazione per giornalisti.
  • Sanzioni mirate: contro reti di disinformazione e operatori (account bot, mercanti di deepfake).

       Esempio di “protocollo rapido” per uno studente

       Leggi oltre il titolo, crea una tua idea. E' concretamente possibile che quello che sto leggendo sia vero?

  1. Controlla la fonte e cerca una conferma da almeno una testata riconosciuta.
  2. Se contiene immagine/video sospetto, fai ricerca inversa.
  3. Cerca un fact-check (es. Pagella Politica, AFP Fact Check).
  4. Se falso o non verificabile: non condividere e segnala alla piattaforma.

      Conclusione — che cosa possiamo fare personalmente?

      La lotta contro le fake news non è solo tecnologica: è culturale. Serve combinare visioni individuali consapevoli (controllare le informazioni prima  di condividerle), strumenti tecnologici (tool di verifica, detection di deepfake) e azioni collettive (norme, cooperazione tra istituzioni e piattaforme). Le storie recenti — dalle frodi multimilionarie che hanno sfruttato deepfake fino alle campagne politiche manipolative — dimostrano che la posta in gioco è alta: salute pubblica, democrazia, economia e fiducia sociale. Informarsi meglio, e insegnare come farlo, è la miglior difesa.

Fonti selezionate e letture consigliate

  • World Economic Forum — riflessione su deepfake e frodi aziendali (caso Arup e lezioni apprese). World Economic Forum
  • Associated Press — reportage sull’aumento dei deepfake e i rischi per la sicurezza nazionale. The Associated Press
  • Reuters — cooperazione USA-Italia per contrastare la disinformazione (aprile 2024). Reuters
  • Euractiv — esempio di fake news circolata in Italia e rimozione da piattaforme (giugno 2024). Euractiv
  • Mayo Clinic / studi peer-review su debunking e vaccini — come le istituzioni sanitarie smontano miti sui vaccini. Mayo Clinic+1

Edoardo Maruca

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